Compressori oil free: scegliere in base a necessità, e all'iso 8573-1

I compressori oil-free sono utilizzati in diversi ambiti industriali nei quali la purezza dell’aria è una necessità imprescindibile

compressori oil free - iso 8573-1

 

L’approvvigionamento d’aria compressa senza contaminanti è indispensabile per le imprese che si occupa di prodotti chimici, di farmaci, di verniciatura, di automotive, di produzione di tessuti e in impianti in cui vengono trattati combustibili.

L’industria alimentare è una di quelle che maggiormente utilizza compressori oil free (o a secco) per salvaguardare la salubrità dei prodotti in ogni fase.

 

 

Normativa ISO 8573-1 per la qualità dell’aria compressa

La normativa ISO 8573 – 1 stabilisce quali siano le classi di qualità dell’aria compressa che viene prodotta da un compressore.

I contaminanti che vengono rilevati nell’aria compressa possono essere solidi e liquidi.

L’aria che viene aspirata per essere compressa contiene micro particelle solide che normalmente in un metro cubo arrivano fino a 150 milioni.

I filtri posti nell’aspirazione non possono comunque trattenere particelle di grandezze inferiori ai 10 micron e, inoltre, nel circuito che percorre l’aria all’interno del compressore possono trovarsi altri residui solidi di tipo metallico.

Nella classificazione ISO 8573-1 sono descritti il diametro massimo della particella del contaminante e la concentrazione:

  • Nella classe 1 il diametro massimo è 0,1 micron e la concentrazione è 0,1 mg/mc
  • Nella classe 2 il diametro massimo è di 1 micron e la concentrazione è 1 mg/mc
  • Nella classe 3 il diametro massimo è di 5 micron e la concentrazione è 5 mg/mc
  • Nella classe 4 il diametro massimo è di 15 micron e la concentrazione è 8 mg/mc
  • Nella classe 5 il diametro massimo è di 40 micron e la concentrazione è 10 mg/mc
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A titolo informativo: nel 2001 la norma ISO 8573-1 è stata rivista e ampliata alla "classe 0". In questa categoria rientrano solo i compressori la cui aria compressa oil-free presenta un contenuto di olio residuo inferiore rispetto ai compressori di classe 1. 

Le contaminazioni da parte di liquidi provengono dall’umidità dell’atmosfera, quindi acqua, e dall’olio utilizzato come lubrificante nel compressore.

Bisogna puntualizzare che particelle di olio possono essere tratte anche dall’atmosfera, quindi questa contaminazione può riguardare anche i compressori oil free.

 

compressori oil free - iso 8573-1

 

Secondo la norma il punto massimo di rugiada in pressione determina le seguenti classi:

  • Classe 1 massimo dewpoint in pressione - 70 °C
  • Classe 2 massimo dewpoint in pressione - 40 °C
  • Classe 3 massimo dewpoint in pressione - 20 °C
  • Classe 4 massimo dewpoint in pressione + 3 °C
  • Classe 5 massimo dewpoint in pressione +7 °C
  • Classe 6 massimo dewpoint in pressione + 10 °C
  • Classe 7 massimo dewpoint in pressione n/s

Il massimo contenuto di olio è il seguente:

  • Classe 1 massima concentrazione 0,01 mg/mc
  • Classe 2 massima concentrazione 0,1 mg/mc
  • Classe 3 massima concentrazione 1 mg/mc
  • Classe 4 massima concentrazione 5 mg/mc
  • Classe 5 massima concentrazione 25 mg/mc

 

I vantaggi dei compressori oil free nelle industrie che lo richiedono

I compressori d’aria professionali sono oggi disponibili in commercio in due diverse versioni:

  • i compressori lubrificati che hanno quindi bisogno di olio per poter funzionare
  • i compressori invece oil free.

I compressori d’aria lubrificati, oltre a fornire prestazioni superiori rispetto ai compressori oil free, sono inoltre strumenti silenziosi, caratteristica questa assolutamente da non sottovalutare in quanto consente di rendere il posto di lavoro piacevole e rilassante.

Nonostante ve ne siano in commercio dei modelli con basso trascinamento di olio, non risultano adatti per le industrie in cui la qualità dell’aria è di fondamentale importanza per poter garantire un prodotto finale eccellente oppure per poter garantire un processo produttivo privo di qualsivoglia errore.

Pensiamo ovviamente alle industrie alimentari e a quelle dove si producono bevande in primis, ma anche alle industrie dove si trattano i prodotti petrolchimici e a quelle adibite alla realizzazione di disponibili elettronici, tutte realtà insomma a rischio dove neanche la più piccola percentuale di olio dovrebbe essere presente nell’aria.

Nel settore food & beverage, ad esempio, l’aria deve essere priva di ogni contaminante, quindi vengono usati compressori a secco e filtri.

L’utilizzo di questo tipo di stazioni d’aria compressa portano notevoli vantaggi, primo tra tutti l’estrema qualità dell’aria che erogano.

Inoltre, i compressori oil free non hanno bisogno di grandi interventi di manutenzione o del cambio del lubrificante e garantiscono un lungo tempo di vita della macchina.

I compressori senza olio possono funzionare costantemente (24 ore al giorno e 7 giorni su 7) garantendo un approvvigionamento di aria adeguato alle aziende con cicli di produzione che non si interrompono mai.

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