Da tempo la definizione e l’applicazione di una Carbon Tax, ovvero di una Tassa sul Carbonio, è un tema ampiamente dibattuto a livello globale. Senza dubbio è un arduo compito attuare misure governative mirate a tassare le emissioni di carbonio e gas serra, definendo un sistema di carbon pricing che incentivi uno sviluppo sostenibile delle imprese.
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Tuttavia, in Europa si stanno già compiendo dei passi concreti verso la definizione di un piano che si pone l’obiettivo di agire sia all’interno dell’UE, che all’esterno dei propri confini.
Infatti, il 25 Aprile 2023 il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato 5 atti legislativi inclusi nel pacchetto Fit for 55, il quale si prefigge, entro il 2030, una riduzione delle emissioni di gas serra dell’UE del 55% rispetto ai livelli del 1990, oltre a conseguire la neutralità climatica entro il 2050.
Tali atti legislativi riguardano la revisione del Sistema di Quote del Mercato del Carbonio (ETS), l’istituzione di un Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM) e la creazione di un Fondo Sociale per il Clima (Social Climate Fund), per tutelare i cittadini dall’aumento dei costi dell’energia.
L’ETS definisce il “Mercato del Carbonio” all’interno dell’Unione Europea, individuando le industrie e i settori più critici ed assegnandovi un limite di emissioni di gas ad effetto serra, ovvero di quote di emissione: nel caso in cui tale limite venga superato, le imprese dovranno acquistare le quote necessarie. Al contrario, coloro i quali riusciranno a mantenersi al di sotto della soglia definita potranno vendere le quote non utilizzate sul mercato.
Il CBAM è un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere dell’Unione Europea, concepito per agire in sinergia con l’ETS. Esso, infatti, penalizza l’importazione di merci prodotte in paesi con politiche ambientali meno rigide rispetto agli standard europei, contrastando la delocalizzazione delle industrie ed incoraggiando, al tempo stesso, anche gli altri stati a ridurre le proprie emissioni verso uno sviluppo più sostenibile.
Il CBAM sarà pienamente operativo dal 2026, ed interesserà inizialmente i settori con elevate emissioni di carbonio, ovvero siderurgia, cemento, fertilizzanti, produzione di energia elettrica e idrogeno (insieme ad alcuni precursori e prodotti derivati a valle).
L’ETS, già esistente, è stato revisionato con gli ultimi provvedimenti: dal 2026 le quote a titolo gratuito per i settori critici, delineati in precedenza, saranno gradualmente eliminate, insieme a quelle del trasporto aereo. Inoltre, anche le emissioni prodotte dal trasporto marittimo saranno introdotte in tale sistema.
Verrà poi istituito un ETS distinto per settori dove è stato fino ad ora difficile agire, ovvero edilizia, trasporto stradale e piccola industria, applicato a partire dal 2027.
Se tali provvedimenti sembrano interessare solo i settori critici che emettono grandi quantità di carbonio, in realtà la linea definita dall’Unione Europea, insieme all’Accordo di Parigi e al Protocollo GHG per misurare e gestire le emissioni dei gas serra renderanno sempre più cruciale per tutti settori e le imprese imparare ad analizzare e ridurre la propria carbon footprint.
Ciò rappresenta un’occasione per investire in tecnologie e processi sostenibili, impiegando energie rinnovabili e migliorando la propria efficienza energetica, mantenendo la propria competitività in un’economia dove la diminuzione delle emissioni di carbonio e l’impatto ambientale dei processi avranno sempre più rilievo.
Nella ricerca e sviluppo dei propri prodotti, Kaeser pone da sempre grande attenzione alla riduzione dei consumi energetici, sia investendo in un miglioramento continuo del design e dei componenti, che implementando avanzati sistemi di controllo della sala compressori per gestire al meglio il fabbisogno dell’impianto.
L’approccio di Kaeser infatti è quello di fornire una soluzione completa e su misura per le esigenze di qualsiasi sala compressori a supporto di qualsiasi applicazione.
La proposta di Kaeser è vasta e articolata per restituire la massima efficienza energetica: dallo studio di fattibilità, fino al commissioning e poi per l’intera vita utile dell’impianto.
- analisi ADA/ KESS – per una fotografia dello stato attuale della sala compressori e la simulazione di proposte alternative di efficienza per l’individuazione della soluzione ottimale dal punto di vista sia tecnico che economico.
- analisi ricerca perdite – per individuare i punti di inefficienza dell’impianto e restituire una previsione di efficientamento e recupero costi.
- design dei prodotti – ogni singolo componente è progettato con l’obiettivo di restituire al mercato la massima efficienza possibile, siano essi compressori, essiccatori o sistemi di trattamento dell’aria e delle condense.
- design di impianto ottimizzato – per la realizzazione di una sala compressori che combini le migliori tecnologie e le migliori soluzioni progettuali, senza trascurare nessun aspetto o elemento che ne possa compromettere l’efficienza, restituendo quindi le migliori soluzioni in Kaeser realizza la progettazione della sala compressori in modo da restituire l’efficienza delle singole componenti.
- sistemi di monitoraggio e controllo. I compressori Kaeser sono dotati di centralina di monitoraggio e controllo Sigma Control 2 all’avanguardia per il controllo in continuo dei parametri operativi di macchina e per l’interfaccia con tutti i sistemi di gestione industriali.
- sistemi di monitoraggio e controllo. La SAM 4.0 è il master controller più avanzato sul mercato. La SAM 4.0 controlla tutti i componenti della sala compressori e ne ottimizza al massimo il funzionamento non solo dal punto di vista dei requisiti operativi richiesti (portata, pressione, qualità dell’aria) ma si occupa anche dell’ottimizzazione nell’utilizzo e funzionamento delle componenti e del monitoraggio dello stato, a favore di una maggiore vita utile e a beneficio della manutenzione predittiva dell’impianto.
- sistemi di recupero del calore - Kaeser ha notevole esperienza nell’integrazione di efficienti sistemi di recupero del calore, i quali permettono di recuperare e riutilizzare fino al 96% dell’energia assorbita dal compressore.
- IoT e reporting delle performance energetiche – i sistemi di monitoraggio e controllo di Kaeser sono interfacciabili con tutti i protocolli di comunicazione e consentono la raccolta e l’analisi dei dati anche da remoto e sono compatibili con i requisiti ISO 50001, a supporto dei soggetti obbligati, delle industrie altamente energivore e dell’attività degli Energy Manager.
- service after sales - per mantenere nel tempo le performance dell’impianto, un approvvigionamento dell’aria compressa sicuro ed efficiente e garantire una lunga durata dei sistemi di aria compressa.
L’adozione di uno o l’integrazione di più sistemi e soluzioni Kaeser consente di ridurre al massimo l’energia richiesta dall’impianto, diminuendo così i costi dell’energia e i costi operativi per l’impresa, contribuendo al tempo stesso alla diminuzione delle emissioni di CO2.