L’uso di inverter applicati ai compressori volumetrici sono una realtà di fatto da almeno 20 anni.
L’applicazione di questa tecnologia rappresenta una delle possibili risposte alla necessità di ridurre i costi energetici connessi all’uso dell’aria compressa.
Questo permette di seguire in modo preciso le variazioni del carico sul compressore, riducendo o annullando i tempi di vuoto, tipici dei compressori a portata costante. La versatilità e la flessibilità di esercizio sono punti di forza particolarmente apprezzati.
Espresso in questo modo, il compressore inverter volumetrico appare come la soluzione migliore per ottenere la massima efficienza; se da un lato alcuni vantaggi sono piuttosto evidenti, vanno tuttavia evidenziati alcuni limiti dell’applicazione di questa tecnologia.
L’inverter può essere inteso come l’equivalente elettronico di una trasmissione; per il solo fatto che lavori assorbe fra il 3 e il 5% della sua potenza nominale, a prescindere dalle condizioni di carico. In altre parole, un compressore a velocità fissa assorbe il 3/5% in meno rispetto all’equivalente con inverter che gira alla massima portata.
I gruppi pompanti hanno una propria curva prestazionale caratteristica, per la quale a basse o ad alte velocità l’efficienza energetica può degradare. Di conseguenza è essenziale identificare la corretta macchina per il proprio sistema, per farla lavorare al meglio (tendenzialmente fra il 40 e l’80%)
Dovendo seguire le variazioni di consumo, i compressori con inverter sono quelli che lavorano sempre e che quindi invecchiano prima di tutti gli altri.
Il compressore inverter costa indicativamente il 30% in più degli analoghi a velocità fissa.
Questa tipologia di compressore è per sua natura molto più sensibile a eventuali carenze della rete elettrica.
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In letteratura, si trovano tanti annunci per il quale l’uso di macchine con inverter consentono di risparmiare oltre il 30% dell’energia. Sono numeri realistici? Come al solito, la risposta corretta è “dipende”, ma comunque non a prescindere.
In generale l’adozione di un compressore con inverter rende l’intervento di miglioria sugli impianti estremamente facile da realizzare. Tuttavia i più avanzati sistemi di gestione abbinati a sistemi correttamente frazionati sono in grado di perseguire gli stessi livelli di efficienza, sistemi in cui un compressore a portata variabile può eventualmente rappresentare il punto di massima ottimizzazione.
Come decidere? Solo un’attenta analisi dei consumi consente di esplorare tutte le possibilità, permettendo di identificare la soluzione che meglio si adatta alle proprie necessità.
"Ciò che non c’è non si rompe. E nemmeno pesa.” Cit. Colin Chapman – Fondatore Lotus F1