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Compressore lubrificato: scegliere in base alle necessità del mercato

Scritto da Kaeser | 17/04/19 7.46

 

Meglio un compressore aria ad olio o uno senza olio?

Questo è uno dei quesiti che spesso si chiede chi si appresta a comprare un compressore.La scelta non è così semplice perché entrambi i prodotti offrono dei vantaggi che destano un certo interesse.

Un’azienda che necessita di un impianto di aria compressa, deve come primo passo stabilire la quantità d’aria di cui si ha bisogno per svolgere le lavorazioni nei vari reparti.

Questo parametro fondamentale può cambiare nel tempo e seguire l’espansione dell’impresa o l’implementazione di nuove linee di produzione. 

Un altro fattore importante da prendere in considerazione quando si devono installare compressori è lo scopo per cui è usata l’aria compressa: pulire, gonfiare, alimentare utensili, verniciare.

 

Conosci i 7 aspetti fondamentali da curare per ottimizzare al massimo un impianto aziendale di aria compressa? Scoprili!

 

La maggior parte delle officine di produzione industriali e di piccole dimensioni utilizza tuttavia compressori a iniezione di olio, in quanto le conseguenze della contaminazione da olio non sono gravi come nel caso, ad esempio, degli impianti per la produzione degli alimenti 

Le necessità di una PMI o di una grande industria sono diverse e seguono necessariamente i mutamenti del mercato, quindi anche gli impianti di aria compressa devono adattarsi alle nuove esigenze e garantire ottime performance riducendo al minimo i costi.

 

Qual è il compressore giusto per un’azienda?

 

La domanda che ci poniamo non ha una risposta univoca, come si può intuire già dall’introduzione.

Le esigenze delle imprese sono le più disparate, quindi è necessario analizzare bene i bisogni prima di stabilire come progettare una stazione di aria compressa.

Un tecnico del settore quando viene interpellato da un’azienda che deve progettare o rimodernare l’impianto dell’aria compressa deve raccogliere tutte le informazioni utili a determinare:

 

  • Portate d’aria necessaria all’industria
  • Tipo di aria (essiccata o non essiccata)
  • Probabili fabbisogni futuri

 

Stabiliti i parametri essenziali per il dimensionamento e la tipologia dell’impianto bisogna anche valutare tutte le soluzioni in grado di far risparmiare energia, così da avere vantaggi sia nella riduzione delle spese, sia nel rispetto dell’ambiente.

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La consulenza di un esperto, ad esempio, deve scongiurare il pericolo di sovradimensionare l’impianto o la pretesa di una pressione di esercizio eccessiva rispetto alle effettive applicazioni. Bisogna sempre pensare che la potenza assorbita dalla macchina è direttamente proporzionale all’aumento della pressione che eroga.

 

 

Facciamo un esempio numerico: passare da 7 a 10 bar comporta un aumento del 20% dell’energia.

 

Un altro fattore da valutare caso per caso è la disponibilità di spazio all’interno dell’azienda. Non sempre è possibile installare un compressore o una stazione di aria compressa all’interno dei locali della fabbrica, quindi bisogna valutare soluzioni alternative. Una soluzione può essere quella di sfruttare spazi esterni o il tetto. 

Oggi si rendono necessari anche controlli e programmi di manutenzione che seguono le indicazioni dell’industria 4.0 e anche i costruttori di compressori devono fornire sistemi adeguati a questa evoluzione delle aziende.

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Controlli intelligenti permettono di risparmiare agendo sulla gestione puntuale di ogni stazione e prevenendo eventuali guasti grazie a programmi che stabiliscono il momento ideale per fare la manutenzione dell’impianto.

  

Qualità dell’aria compressa per non contaminare il prodotto

 

Come già accennato nel paragrafo precedente, la qualità dell’aria compressa è importante per diverse tipologie di aziende: da chi produce delicati componenti elettronici a chi lavora in cantieri.

Quando un’azienda ha bisogno di aria secca e trattata per i propri processi di lavorazione deve scegliere compressori con essiccatori, separatori centrifughi, sistemi per l’eliminazione della condensa, filtri e colonne di assorbimento a carbone attivo.

Solo grazie a questi componenti si può avere la certezza che l’aria compressa non porti con sé particelle d’acqua, olio, polvere.

 

Risparmio energetico: aria compressa ed ecosostenibilità

Valutando le prestazioni che la stazione d’aria compressa ha durante tutto l’arco della sua vita, si possono individuare i punti deboli nel carico parziale prima che creino problemi ed eliminandoli si generano minori costi futuri.

Attraverso l’analisi computerizzata del fabbisogno d'aria è possibile realizzare impianti per la fornitura di aria compressa che fanno risparmiare il 30% dell’energia.

Il sistema di risparmio energetico KESS sviluppato da Kaeser elabora i dati rilevati con l'analisi ADA e fornisce soluzioni fatte su misura per ogni tipo di azienda.