Revamping impiantistico e ottimizzazione dei processi: la success story dell'impianto di depurazione AcegasAmg di Servola

Presso l’impianto di depurazione AcegasAmg SpA di Servola (Trieste) è stato avviato un importante percorso di revamping tecnologico e di efficientamento energetico, con l’obiettivo di ridurre i consumi e migliorare la stabilità dei processi biologici. Il ruolo chiave è stato affidato alle soffianti Kaeser, installate per ottimizzare la produzione e la distribuzione dell’aria di processo.20251008_145259-1
 

Per parlare del progetto abbiamo incontrato il Perito elettrotecnico Lucio Blasi, responsabile impianti elettrici e sistemi per depuratori di Servola, lIng.Federico Guercio, tecnico dell'impianto  AcegasAmg di Servola, parte manutenzione e attività trasversali e l’Ing. Federico Orsini, tecnico impianti di depurazione parte investimenti nuove opere, tutti e tre direttamente coinvolti nelle fasi di analisi, progettazione e gestione operativa dell’impianto. 

Il depuratore di Servola: tradizione, innovazione e sostenibilità

Trieste nacque come Tergeste sotto i Romani e si sviluppò sotto diversi domini: la Repubblica di Venezia, l’Austria, la Francia napoleonica e infine l’Italia dopo la Prima Guerra Mondiale. Questa stratificazione culturale ha influenzato le persone, la scienza, la tecnica e persino gli impianti preesistenti. La città ha una tradizione innovativa: è stata tra le prime ad avere l’illuminazione elettrica e un sistema fognario avanzato, iniziato già sotto gli Austriaci. 

Il depuratore di Servola cuba circa 200.000 AE e vi sono conferiti i reflui della città di Trieste, esclusa parte della periferia ed i Comuni di Muggia e San Dorligo della Valle, serviti dal depuratore di Zaule. 

L’impianto di Servola tratta i reflui attraverso due collettori principali, uno per la parte bassa e uno per la parte alta della città. Il refluo depurato viene convogliato in mare tramite una condotta sottomarina in acciaio DN 2000, lunga 7,5 km, che si divide in due rami e immette l’acqua trattata tramite 600 punti di scarico per ripartire il carico in mare e agevolare il processo biologico.

Il processo è biologico con biofiltrazione, integrato da tecnologie brevettate come Biostyr e Biofor, e comprende sedimentazione, nitrificazione e denitrificazione. L’adeguamento dell’impianto è stato completato nel 2018 per rispettare le normative europee e il locale soffianti è a servizio della parte biologica del processo, principalmente la nitrificazione. 

Primo contatto e valutazione tecnica con Kaeser Compressori

Nel corso dell’esercizio dell’impianto di depurazione  AcegasAmg di Servola, si è riscontrato che le turbosoffianti del fornitore precedente risultavano sovradimensionate rispetto alle effettive esigenze di processo.

Nell’ottica della nostra continua ricerca del massimo efficientamento possibile, è stato deciso di avviare uno studio tecnico con Kaeser Compressori, già conosciuta per la sua affidabilità e competenza grazie a precedenti esperienze aziendali.

In collaborazione con il team Kaeser e gli operativi dell'impianto, sono stati raccolti e analizzati i dati reali di esercizio, con l’obiettivo di scegliere la tipologia di macchina più adatta alle esigenze operative del depuratore.

Dallo studio è emerso che le turbosoffianti precedentemente installate operavano in un punto di lavoro distante dal punto di massima efficienza energetica. Si è quindi optato per una tecnologia volumetrica a vite, in quanto più flessibile nell’adattarsi alla variabilità di portata d’aria. Sono state installate due soffianti a vite Kaeser FBS 720 M SFC 110 kW con inverter a bordo macchina, in grado di adattare la portata alla reale richiesta del processo, mantenendo stabile la pressione operativa di circa 0,9 bar.

Le soffianti, una di servizio e una di backup, consentono di coprire anche la portata minima richiesta dall’impianto, garantendo la massima flessibilità di esercizio e al tempo stesso la massima efficienza energetica possibile.


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Analisi dei consumi e risparmio energetico

In una fase iniziale era stato stimato un risparmio energetico tra 30.000 e 50.000 € annui. Successivamente, confrontando i consumi energetici storici con quelli registrati nel primo anno di esercizio delle nuove macchine, il risparmio reale è risultato ancora più elevato: circa 117.000 €/anno. L’investimento è stato quindi completamente ripagato in meno di due anni di lavoro.

Un elemento chiave del progetto è stata l’adozione della centralina di controllo SAM 4.0 di Kaeser, che permette la gestione intelligente delle soffianti e la loro integrazione con il sistema di telecontrollo dell’impianto.
Grazie alla SAM 4.0, è possibile gestire automaticamente l’avvio e lo stop delle macchine, mantenere le soffianti nel punto di massima efficienza, gestire in tempo reale pressioni, portate e priorità operative, comunicando i parametri operativi ed eventuali allarmi allo SCADA dell’impianto. Questa scelta ha eliminato la necessità di sviluppare algoritmi di gestione personalizzati, semplificando l’integrazione e riducendo i costi di programmazione.

L’installazione delle nuove soffianti ha portato ulteriori vantaggi: silenziosità delle macchine che garantiscono che i livelli sonori rientrino nei limiti normativi, eliminando l’uso di DPI uditivi specifici; migliori condizioni ambientali nel locale macchine, con temperature più basse anche nei mesi estivi. 

Un ulteriore aspetto positivo è l’abbassamento della temperatura dell’aria in mandata. La temperatura dell’aria in uscita dalle soffianti FBS 720 è pari a circa 100 °C, contro i 150 °C delle precedenti turbosoffianti. La riduzione termica ha avuto effetti positivi non solo sugli impianti, ma anche sul processo biologico, favorendo il lavoro dei batteri responsabili della nitrificazione. 

 

Kaeser: affidabilità ed efficienza

La volontà di scegliere  Kaeser Compressori non è stata immediata.

In una prima fase, infatti, sono stati valutati diversi produttori di soffianti che proponevano differenti soluzioni. Tuttavia, le proposte alternative si sono rivelate prevalentemente commerciali, senza una reale capacità di affrontare il progetto dal punto di vista ingegneristico e operativo.

Kaeser si è distinta per l’approccio tecnico, presentandosi direttamente con la propria strumentazione per effettuare misurazioni in campo e questo ha consentito di basare la scelta delle macchine su dati concreti. 

Inoltre Kaeser offre il proprio supporto anche nella manutenzione delle soffianti che sono coperte da un contratto di service. 

Scopri il Kaeser Service

Progettazione tecnica ottimale delle soffianti Kaeser

Rispetto alle precedenti turbosoffianti, le nuove unità si distinguono per una meccanica meglio ingegnerizzata e più intuitiva, che richiede interventi di manutenzione ridotti.

Dal punto di vista tecnico, gli operativi dell’impianto hanno evidenziato la cura e l’ordine interno delle macchine Kaeser. L’organizzazione dei cablaggi e dei componenti elettronici è chiara e razionale.

Un altro punto di forza delle macchine è rappresentato dall’interfaccia uomo-macchina: intuitiva e di facile comprensione.

 

Obiettivi ambientali e normativi

L’installazione delle nuove unità Kaeser si inserisce nella strategia aziendale di miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, in linea con la certificazione EMAS, una certificazione volontaria relativa agli aspetti ambientali. L’aumento dell’efficienza energetica unito all’ottimizzazione di altri comparti e dell’impianto, e alla riduzione dei consumi di reagenti, rappresentano elementi chiave per la sostenibilità ambientale dell’impianto.

Inoltre, il progetto ha anticipato gli obiettivi della nuova Direttiva Europea sulle acque reflue, che introduce requisiti stringenti in termini di neutralità energetica per gli impianti di depurazione.

Da questa case history di successo emerge come l’innovazione tecnologica e la competenza impiantistica possano tradursi in efficienza, affidabilità e benefici ambientali misurabili.

Grazie a Lucio Blasi, Federico Guercio e Federico Orsini per la loro disponibilità.

 

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