Un compressore è un fidato alleato in moltissimi tipi di lavoro, che essi siano artigianali o industriali. Soprattutto nel contesto dell'industria 4.0, i compressori stanno svolgendo enormi passi avanti a livello tecnologico, permettendoci di svolgere in maniera più efficiente ed efficace tutte le diverse mansioni.
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Sul mercato si trovano compressori per tutte le esigenze e con costi variabili a seconda delle dimensioni, della tecnologia, delle prestazioni. Le due macro categorie in cui si suddividono sono: compressori a vite e compressori a pistoni. Queste due tipologie di macchine fanno parte della famiglia dei compressori volumetrici.
Vediamo come funzionano.
Cosa sono i compressori volumetrici e i compressori dinamici?
Un compressore è una macchina in grado di innalzare la pressione dell’aria (in generale di un gas) attraverso l’energia meccanica generata da un motore che viene trasformata in energia di pressione (o energia potenziale).
Esistono compressori volumetrici e compressori dinamici. I primi ottengono l’innalzamento della pressione modificando il volume del gas, mentre i secondi sfruttano la velocità che viene conferita all’aria.
Molto spesso le aziende che costruiscono compressori realizzano anche soffianti, ovvero macchine che comprimono molto poco l’aria e che vengono utilizzate per la movimentazione di fluidi e solidi di piccole dimensioni.
I compressori a vite e a pistoni fanno parte della categoria dei volumetrici. La portata di questo tipo di macchina è direttamente proporzionale alla velocità di rotazione, mentre il rapporto di compressione è indipendente da essa.
Il compressore a pistoni: come funziona e perché sceglierlo
Nei compressori a pistoni (o alternativi), come è evidente dal nome, la compressione dell’aria è determinata dal moto alternativo dei pistoni all’interno dei cilindri.
È un motore a generare l’energia necessaria al movimento di questi organi meccanici.
L'aria entra nel cilindro attraverso una valvola di aspirazione e dopo essere stata compressa esce dal collettore di mandata e viene accumulata in un serbatoio.
Questo tipo di compressore garantisce alte pressioni di mandata. Le macchine a pistoni possono essere di piccole dimensioni, quindi possono essere usate sia in ambiti professionali, sia per usi domestici.
Sono la soluzione perfetta per quelle attività che hanno un utilizzo dell’aria compressa non continuo, come ad esempio officine e laboratori di artigiani.
Negli impianti industriali un compressore a pistoni può essere usato come booster per aumentare la pressione di rete.
Il compressore a vite: come funziona e perché sceglierlo
Il funzionamento di questa macchina si basa sull’azione di due viti dal differente profilo che creano uno spazio all’interno del corpo del compressore che si restringe mano a mano che si procede dall’aspirazione alla mandata. La diminuzione di volume causa l’innalzamento della pressione del gas.
I compressori a vite sono più semplici di quelli a pistoni e il loro movimento è continuo, quindi, gli elementi meccanici subiscono minori sollecitazioni.
Avendo un elevato rendimento meccanico, essi sono particolarmente indicati per la realizzazione di impianti di medie e grandi dimensioni.
I compressori a vite sono longevi e affidabili, infatti possono generare una pressione costante per un lungo periodo.
Kaeser, per migliorare ulteriormente le caratteristiche dei compressori a vite, ha ideato il profilo Sigma dei rotori che aumenta l’efficienza della macchina, portandola ad avere un risparmio energetico del 15% rispetto ai profili tradizionali, e che allunga la durate dei gruppi vite.
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