In riferimento ai sistemi di aria compressa, capita spesso che le aziende riscontrino il problema di sale compressori progressivamente sempre meno performanti.
Parliamo di impianti che necessitano di adeguamenti sul piano normativo oltre che su quello dell’efficienza.
In alcuni casi, considerando gli investimenti in programma dalle singole imprese, capita che queste ultime optino per la riqualificazione delle macchine esistenti, rimandando la sostituzione completa dei compressori.
Caratteristiche del revamping di impianti e di compressori
Quella del revamping è da considerarsi un’operazione complessa, dal momento che necessita di sensibilità progettuale ed economica.
Il procedimento, in linea di massima, prevede di ottimizzare tutto ciò che può essere conservato e di sostituire le componenti che sarebbe svantaggioso mantenere sulle macchine.
Si tratta quindi di un'attività per fasi che inizia con l'attenta analisi dell'impianto esistente.
Il prerequisito è dato dal fatto che chi esegue l'analisi deve possedere un ottimo patrimonio di esperienza oltre a saper proporre soluzioni migliorative, al fine di determinare il punto di equilibrio fra sostituzione e ri-messa a regime.
Una volta compiuta la diagnosi, l’impianto ad aria compressa viene sottoposto a interventi mirati. In linea generale, si tratta di:
- stimare correttamente i bisogni specifici dello spazio;
- adottare le soluzioni tecnologiche e operative per far lavorare in sicurezza ed efficientemente le componenti;
- studiare le opportune integrazioni con elementi di supporto.
Il tutto con l'obiettivo di arrivare a un beneficio economico che deve essere previsto dal progetto a cura del fornitore, senza trascurare aspetti essenziali quali i tempi di intervento, i livelli di consumo che si otterranno, il ripristino di condizioni ordinarie e la gestione della manutenzione.
Si tratta, in pratica, di trarre il massimo beneficio da un investimento, in una logica sia economica, che tecnica.
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Le fasi di un revamping ottimale
Entrando maggiormente nel dettaglio, le fasi di un revamping ottimale solitamente possono prevedere:
Prima fase
In questa prima fase, dopo l’ispezione dell’impianto da parte di personale esperto, si procede con una misura diretta delle principali grandezze caratteristiche del processo di produzione dell’aria compressa, tra cui: portata, pressione, potenza assorbita da ogni singola unità, punto di rugiada in pressione a valle del trattamento.
È opportuno che la misura abbia una con durata significativa (circa 10-15 giorni, in periodo di produzione) e che venga eseguita con sistemi in grado di raccogliere dati in modo preciso e con intervalli di campionamento ridotti.
I data logger utilizzati oggi consentono la registrazione dei dati con campionamento anche di 1 secondo, permettendo un’analisi estremamente puntuale.
Seconda fase
A fronte dei dati di progetto, derivanti dalla prima fase vengono sviluppati diversi scenari ottimizzati in funzione degli obiettivi del progetto di modernizzazione dell'impianto, tenendo in considerazione i profili di portata registrati e le possibili variazioni che potranno avvenire gli anni successivi.
Terza fase
In accordo con il management dell'azienda che detiene l'impianto il fornitore che si occupa del revamping stabilisce la configurazione che meglio soddisfa lo stato dell’arte e le possibili esigenze future.
Quarta fase
Successivamente alla selezione dei prodotti per la produzione e il trattamento dell’aria compressa, vengono effettuati controlli sulla disposizione e il dimensionamento delle tubazioni nella sala compressori, ricercando i valori minimi di perdita di carico localizzata e distribuita.
Quinta fase
Il posizionamento e il collegamento possono essere ottimizzati grazie a progetti 3D. In questo modo è possibile provvedere al collegamento e alla configurazione di una centralina di supervisione e controllo interconnessa alla rete aziendale per un monitoraggio puntuale dei processi.
Sesta fase
Il monitoraggio di ogni singolo locale compressori e la registrazione dei principali valori di riferimento consentono di verificare il reale risparmio energetico, oltre alla misura e alla registrazione dell’efficienza specifica.
Grazie alla supervisione, è inoltre possibile implementare un “service predittivo” che permetta l’ottimizzazione dei costi di manutenzione.
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